Saranno bianche e tese
così come le ho lasciate,
in cerca di me e delle mie labbra,
sotto lenzuola arruffate,
in una notte tedesca dai profumi di casa.
E le mie mani,
tu neanche le vedi,
si tendono nel vuoto
e disegnano il tuo viso,
quel viso che bacio con fretta,
forse per paura che mi scappi
prima ancora che ti abbia detto "ANCORA".
So che sembra strano,
ma posso a lungo
annusare i tuoi profili
che si disegnano in me
man mano che la mia guancia
sfiora tutta la tua pelle.
Ma quello che ricordo,
con un dolce sorriso,
è la tua
sincera
voglia di poesia.